Dalla primavera all’autunno, qui si incontrano fiori rari e preziosi. Tra i più rappresentativi, i colchici e il taràssaco, il narciso dei poeti e il botton d’oro. E ancora, i cuscini d’erica, il giglio martagone, la genziana gialla, il ciclamino, il mughetto, il garofano selvatico, la pianella della madonna. Più in alto troviamo il rododendro e la stella alpina.
I boschi, in prevalenza formati da abete rosso e faggio, alle quote più elevate sono costituiti anche da larice e abete bianco. Tra gli arbusti, oltre all'onnipresente pino mugo, incontriamo il ginepro, il nocciolo, il prugnolo selvatico. Una ricca vegetazione del sottobosco fa da tappeto alle abetaie. Ecco le felci, i muschi, i licheni; tra i frutti di bosco i mirtilli neri e rossi, i lamponi, le more e le fragoline di bosco. Particolarissima è la vegetazione di torbiera, presente nella Piana di Marcésina, dove alcune aree sono recintate e protette per la conservazione di piante davvero sorprendenti, tra le quali alcuni antichissimi relitti del periodo glaciale, come le piante carnivore Drosera Rotundifolia e Pinguicola Alpina.
Senza dimenticare naturalmente i funghi, primi fra tutti i prelibati porcini, ma anche le altrettanto squisite spugnole, assieme a prataioli, alle bellissime amanite muscarie (non commestibili) e a tante altre specie mangerecce e non.