Petter Northug e Charlotte Kalla, Norvegia e Svezia. Nella gara sprint corsa sulle nevi del Golf Arena di Asiago è dominio scandinavo. Ottima, comunque, la prova di squadra degli azzurri, che colgono ben due medaglie di legno, con il quarto posto al femminile di Arianna Follis ed il medesimo risultato al maschile del trentino Christian Zorzi, mentre Pietro Piller Cottrer chiude sorprendentemente quinto, lui che non è certo uno specialista delle sprint. Un risultato che permette al sappadino di consolidare il suo terzo posto in classifica generale in vista delle due tappe conclusive che si correranno domani e domenica sulle nevi della Val di Fiemme. E stesso discorso vale per la valdostana Arianna Follis, che rimane quinta, ma a soli 38” dal primo posto della finlandese Kuitunen, oggi apparsa in difficoltà (ha chiuso 11.a).
Quest’oggi si è corso sotto una leggera nevicata, che ha reso davvero incantevole lo scenario della gara valevole quale sesta tappa del Tour de Ski. Un plauso all’organizzazione asiaghese che ha davvero offerto uno spettacolo degno di una prova di Coppa del Mondo. Era perfetto, infatti, l’anello di gara di 600 metri (che gli atleti percorrevano due volte per 1200 metri totali), con la presenza di un numeroso pubblico, ad incitare gli azzurri dal primo all’ultimo metro.
La squadra azzurra chiude dunque senza podio, ma offre una prova corale davvero di altissimo livello. In qualifica erano ben 5 maschi e 4 donne a superare il turno, col primo posto di Arianna Follis, mentre al maschile Di Centa chiudeva secondo davanti a Pasini e Zorzi. Tra gli azzurri, lasciavano la gara dopo le qualificazioni i soli Schwienbacher (31°), Santus (41°) e Antonella Confortola (33°), così come il leader della classifica generale Lukas Bauer.
Alle ore 12.00 si partiva poi con i quarti di finale che regalavano all’Italia la consapevolezza di poter davvero conquistare qualcosa di importante. Zorzi e Piller Cottrer, inseriti nella medesima batteria, chiudevano primo e secondo, conquistando la semifinale grazie ad un ottimo gioco di squadra, mentre un Di Centa scatenato chiudeva secondo nel suo quarto, ottenendo anch’egli il pass per la finale. Niente da fare, invece, per Renato Pasini, frenato da una collisione all’inizio del secondo giro (chiude sesto nel suo quarto), così come per Valerio Checchi, già soddisfatto per essere entrato nei trenta. Tra i grandi nomi, uscivano subito di scena anche i tedeschi Angerer (vincitore della prima edizione del Tour), Teichmann e Goering, così come lo svedese Soedergren, il norvegese Roenning ed i russi Dementiev e Legkov.
Al femminile, invece, tutto facile per Follis, Kuitunen e Kalla (davvero in forma la svedese), con la bellunese Magda Genuin a conquistare l’accesso alla semifinale col miglior tempo delle ripescate. Deludente, invece, una delle favorite, la norvegese Bjoergen, subito fuori ai quarti di finale, così come le azzurre Valbusa (ha chiuso 23.a, ma non le si poteva chiedere di più) e Moroder (26.a).
Vibranti le semifinali, con la coppia Zorzi-Piller Cottrer ancora inserita nella medesima batteria. A vincere è il norvegese Gjerdalen, mentre Piller Cottrer e Zorzi si giocano la qualificazione in spaccata. Passeranno entrambi: Piller col secondo posto, Zorzi come miglior tempo tra i ripescati.
Nell’altra semifinale, invece, Di Centa subisce il gioco di squadra dei norvegesi Hetland e Northug (con loro in finale ci andrà il kazako Chebotko), con Northug ad ostacolare l’olimpionico della 50 km di Torino a suon di spallate. Si chiude tra le polemiche, con Di Centa a doversi accontentare della finale B. “Ho sentito Hetland che chiedeva di tenermi lontano – commenterà l’azzurro dopo l’arrivo -. Lui lo ha fatto ma in maniera antisportiva. In vent’anni, invece, Di Centa è sempre stato sportivo. Sempre”.
Al femminile, le semifinali regalavano ancora una Follis in gran forma, così come la svedese Kalla, le russe Korosteleva e Rotcheva, la polacca Kowalczyk e la norvegese Jacobsen, mentre abbandonavano i sogni di gloria (e quindi approdavano alla finale B), la leader provvisoria Kuitunen e l’azzurra Magda Genuin.
Nella finale B maschile, vinceva il ceco Koukal (quindi settimo), davanti allo svedese Hellner e al norvegese Dahl, mentre Di Centa si accontentava di un comunque ottimo 11° posto, mentre tra le donne primeggiava nella finalina la finlandese Muranen, con la Genuin terza (e dunque nona assoluta) e la Kuitunen quinta (11.a assoluta).
La neve dà tregua per le finali, col pubblico a scaldarsi le mani a suon di applausi e con i campanacci ad accompagnare gli atleti sull’impegnativa rampa posta nei primi metri del tracciato, in grado di farsi sentire nelle gambe dei fondisti, turno dopo turno.
Si farà sentire per Arianna Follis, incapace di rispondere agli attacchi della svedese Kalla, che chiuderà prima davanti a Korosteleva e Kowalczyk. Follis comunque ottima quarta a guadagnare secondi preziosi sulla leader Kuitunen (e anche nella speciale classifica sprint, che ora la vede seconda, sempre dietro alla Kuitunen), così come la finlandese Kalla, ora seconda nella generale a soli 2 decimi dalla finlandese. Per la Follis, invece, il podio dista ora soli 15 secondi (questo è il distacco dalla Kowalczyk).
Grandissima e spettacolare, infine, la finale maschile, con Piller Cottrer e Zorzi a cercare il podio, che sembrava alla portata. E nel secondo giro i due, leggermente attardati al termine del primo giro, erano autori di un grande recupero, che li portava in seconda e terza posizione all’imbocco del rettilineo finale. La volata è a dir poco entusiasmante. Vince Northug davanti al kazako Chebotko, mentre Hetland ha la meglio su Zorzi e Piller Cottrer al fotofinish per il terzo posto. Sesto il norvegese Gjerdalen.
È stata dunque una grande giornata di sport quella vista e vissuta al Golf Arena di Asiago. Peccato per gli azzurri, vicinissimi al podio, ma la prova di squadra restituisce ai colori azzurri la competitività dei tempi migliori, con la consapevolezza di poter puntare al podio, sia al maschile (con Piller Cottrer) che al femminile (con Arianna Follis), rispettivamente terzo e quinta nella generale, seppur la Follis favorita da un distacco minore sulle atlete di testa (solo 36” dalla leader).
Ora gli atleti si spostano in Val di Fiemme, dove domani andrà in scena una 20 km maschile e una 10 km femminile in tecnica classica mass start, a precedere il gran finale con la “final climb” del Cermis, che incoronerà i vincitori del secondo Tour de Ski.: