Le testimonianze più antiche del passato sono contenute nei fossili ritrovati nel territorio di Asiago 7 Comuni. Il Museo dei Fossili di Gallio ci permette d'intraprendere il percorso cronologico della storia dell'Altopiano.
L'uomo ha abitato le montagne di Asiago 7 Comuni fin dai tempi più antichi. La conferma viene dai numerosi scavi archeologici che hanno riportato alla luce reperti interessanti, generalmente residui delle attività di caccia. I siti dell'Altopiano sono particolarmente importanti per la quantità e la tipologia dei ritrovamenti effettuati negli ultimi decenni.
Anche le cavità naturali e le pareti rocciose hanno conservato eloquenti segni di vite arcaiche. Resti di armi e di strumenti litici per incidere, tagliare e raschiare, assieme a ossa animali, tra i quali sono stati riconosciuti anche lo stambecco e l'orso delle caverne, fanno parte dei reperti più evidenti recuperati in molte caverne. Le primordiali forme di espressione artistica di quello che poteva già essere chiamato uomo sono presenti su alcune pietre dipinte qui rinvenute (Riparo Dalmeri, piana di Marcèsina, già in provincia di Trento).
Due sono i siti archeologici più facilmente visitabili, ove sono stati anche ricostruiti alcuni manufatti dei nostri antenati: il Villaggio del Bostel a Castelletto di Rotzo e quello del Monte Corgnon a Lusiana. Abitazioni di legno e paglia, assieme a una completa serie di tavole illustrate, raccontano in maniera chiara la vita delle popolazioni antiche. Nei due siti sono possibili visite guidate e si svolgono attività didattiche manuali in grado di coinvolgere e divertire grandi e piccoli.
Sono visitabili su appuntamento anche le incisioni rupestri della Val d'Assa, tra Canove e Roana; nel sito del Tunkelbald sono molte le pareti di roccia raffiguranti graffiti di varie epoche che si sono sovrapposti nei secoli.