Migliaia di anni fa, antichi frequentatori di questi luoghi vollero lasciare il segno del loro passaggio, incidendo le pareti di pietra di una profonda valle, allora utilizzata come via di comunicazione. Da allora, quelle incisioni rupestri sono arrivate fino a noi.
Dalle imponenti montagne della zona Nord dell'Altopiano si dipartono numerose valli tra le quali caratteristica è la Val d'Assa. Questa ha origine presso il passo di Vezzena e si dirige tortuosamente verso sud per poi piegare ad occidente e confluire, infine, nella Val d'Astico.
Questa profonda spaccatura separa una parte dell' Altopiano, isolando ad ovest il Comune di Rotzo ad alcune frazioni del Comune di Roana.
La Val d'Assa è una tipica valle glaciale formatasi durante la glaciazione di Würm che, fino al 10.000 a.C. circa ricoprì e modellò l'intero Arco Alpino. Il ghiacciaio scendendo lungo le pendici dei monti "scavò" il terreno dando alla valle la caratteristica forma ad "U" propria delle valli glaciali, successivamente il torrente Assa ne erose ulteriormente il fondo per essere inghiottito poi dal terreno carsico e divenire, probabilmente, un corso d'acqua sotterraneo. Nonostante la scarsità d'acqua, ma grazie all'umidità della zona, la valle si presenta ricca di intricate associazioni vegetali che le conferiscono un aspetto selvaggio e primitivo.
Fin dai tempi più antichi poche furono le vie di accesso al fondovalle, tra queste la più frequentata è il sentiero che da Canove scende al fondovalle per poi risalire sul versante opposto fino a Roana.
Nella protostoria la strada veniva percorsa a piedi o con carri e costituì per lungo tempo una via di comunicazione molto importante e probabilmente molto frequentata. Fu utilizzata fino al 1906, anno in cui ebbero termine i lavori di costruzione del ponte di Roana, ripresa in seguito ad essere oggetto di frequentazione quando nel 1916, il ponte venne fatto saltare per impedire l'avanzata delle truppe Austro-Ungariche.
La strada, nel suo percorso, fiancheggia la zona detta del Tunkelbald (bosco nero) in cui è stata rinvenuta una grande concentrazione di incisioni rupestri.
La roccia di cui è costituito il sito del Tunkelbald si presenta ora liscia, ora rugosa, ora corrosa dal tempo e dagli agenti atmosferici. La sua colorazione varia dal rosa al rosso cupo in quanto costituita da calcare ammonitico spesso alterata da ossidi e patine grigie e nerastre.
Per agevolarne lo studio, il sito è stato diviso in 14 settori che coprono una lunghezza di 40 metri e un'altezza di 7 metri; su questa superficie si trovano più di 10.000 incisioni.