Home > ARCHIVIO > Mostra: Da Pablo Picasso a Virgilio Guidi
Asiago 2 luglio - 25 settembre 2005
Curata dal critico Giorgio Barberis, in collaborazione con l’esperto di settore Luca Barsi, il perito d’arte del Tribunale e della Camera di Commercio di Cuneo Piero Senesi, il Direttore dell’Accademia di Cuneo e La spezia dr. Alberto Lucchini e lo Storico dell’Arte Arch. Giovanni Maria Bertoglio la rassegna si presenta ricca di oltre cento famosissime opere.
Promosso dalla lungimirante Amministrazione della Città di Asiago (che nel 2006 ospiterà anche l’Adunata Nazionale degli Alpini), in collaborazione con la Regione Veneto, la Provincia di Vicenza ed altre realtà pubbliche e private, l’evento prosegue una tradizione che ha visto proporre negli anni una serie di esposizioni antologiche quali quelle dedicate a Francesco Messina, Antonio Ligabue, Arturo Martini e Gianfranco Ferroni: grandi personalità della storia dell’arte del XX secolo.
Potranno così essere ammirati, nelle storiche sale del Museo “Le Carceri”, famosi lavori di Picasso, Carrà, Severini, Chagall, Dalì, de Chirico, Morandi, Guttuso, De Pisis, Fontana, Warhol , Renoir, Magritte, Lempicka, e, naturalmente, i grandi esponenti dell’arte veneta del periodo delle Avanguardie Storiche quali Boccioni, Russolo, Depero, Mainolfi, Vedova, Afro, Guidi ed altri; tutti i più importanti protagonisti della musa dimenticata del secolo trascorso.
Dal cubismo allo spazialismo, con parentesi dedicate alla pop-art ed alla op-art (della quale compare un capolavoro museale di Vasarely), oltre 70 opere ci raccontano gli anni decisivi del mutamento artistico novecentesco: i motivi, le tecniche, le molteplici correnti pittoriche sviluppatesi nel periodo intercorso dalla Grande Guerra alla cosiddetta “Guerra Fredda”.
Le opere proposte in rassegna, grazie alla sensibilità e disponibilità di collezionisti pubblici e privati, sono state attentamente selezionate in ordine alla loro particolare valenza artistica e storica: ne è testimonianza il nutrito curriculum espositivo e bibliografico presente in mostra, integrato da un video esplicativo, da audio-guide di approfondimento estetico, da un nutrito catalogo e da esplicazioni grafiche dedicate ad ogni settore. Un evento di eccellenza che vuole offrire al pubblico , nonché a studiosi, esperti ed ai giovani utenti che si avvicinano a questo mondo di segni e colori, la possibilità di vedere riunite in un’unica rassegna le più significative evoluzioni storiche dell’arte occidentale.
La mostra si snoda attraverso un percorso scientifico che vuole mettere in luce, nei propri tratti fondamentali, la genesi dei movimenti artistici internazionali a partire dalla decomposizione cubista per giungere, tramite possibili linee di matrice dada o astrattista, agli influssi che la stessa ha lasciato sugli artisti italiani e, in particolare, sulla “Scuola Veneta”.
Nucleo centrale i Grandi come Picasso o Kokoscha i quali, partendo dall’ analitico, hanno ritrovato un certo equilibrio nell’uso del colore per proseguire con ricerche personali di forte impatto per il futuro dell’Arte.
A seguire il concetto di staticità del modello spazio-tempo trasformatosi in una dinamica ricerca della quarta dimensione legata al movimento, come evidente nei lavori di Carrà,Severini, Russolo, Fillia e Rossi o al “rapel a l’ordre” di de Chirico, Chagall, Dalì, Morandi, Casorati e Guidi.
Le poetiche del gesto e del segno trovano poi i loro referenti nei lavori di Appel, Jorn, Rotella e Spazzapan che si aprono ad un confronto informale con Hartung, Dudreville, Lam e Morlotti.
La gestualità segnica si trasforma quindi in Fontana in un gesto-taglio che oltrepassa lo spazio pittorico alla ricerca di una tridimensionalità astratta, allusiva e carica di significati simbolici, mistici ed erotici. Il tutto “fermato” dalla materialità dei lavori di Messina, Sottsass e Mainolfi che si scontrano con una revisione de “L’Urlo” di Munch del bravo Xavier Bueno.
Una sezione specifica viene poi dedicata agli esponenti del Futurismo ( che nel Veneto trovò terreno estremamente fertile) e del romano “Gruppo Forma 1”, naturale conclusione degli influssi derivati dai grandi Maestri del primo ‘900. Un catalogo vivente di Storia dell’Arte; un modo per rivedere il passato al fine di interpretare il presente e guardare con occhio attento al futuro.