Mostra antologica sulla scultura di Vittorio Tessaro
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31 marzo - 15 aprile 2007
Chi è Vittorio Tessaro?
E come riesce ad esprimersi in temi e tecniche così contrastanti tra loro?
L'uomo, fra le tante cose è fatto anche di emozioni, umori e stati d'animo che possono cambiare in continuazione anche nello spazio breve di qualche minuto.
Ora, l'artista, altro non è che l'esaltazione a volte esasperata di questi stati d'animo.
Emotivamente è senz'altro più sensibile della maggior parte dei suoi consimili, per cui, sotto un certo punto di vista, maggiormente ricettivo a stimoli esterni di qualsiasi natura essi siano.
È chiaro che non basta questo per essere un artista, ci vuole anche la capacità manuale ed interpretativa.
Ma se le tre cose coesistono, (emozione, manualità ed interpretazione espressiva) ecco che l'artista diventa padrone della materia di cui si serve a tal punto da poterla trattare come meglio gli aggrada in quel preciso momento glorificando a questo punto l'Arte e se stesso, arrivando a raggiungere a volte una sensazione strana ed inspiegabile di libertà, di immenso ed assoluto.
Quando inizio un opera, non è detto che per forza la debba portare a termine prima di iniziarne un'altra.
Quante volte ho incominciato un lavoro lasciato poi incompiuto per mesi o addirittura anni.
Normalmente porto avanti più lavori nello stesso periodo, e il più delle volte con temi discordanti tra di loro, così che a seconda dell'umore con cui mi sveglio il mattino o dell'ispirazione data dal momento, posso aggredire la materia se si tratta di un toro vibrante o di un cavallo nervoso, come posso accarezzare la stessa se si tratta ad esempio di un nudo di donna, di una pubertà o di un ritratto di bimba o di una ballerina classica..., o, ancora, pormi di fronte alla materia con tutt'altro atteggiamento se si tratta di un atleta, una ginnasta, o un contorsionista o altro....
Non mi pongo e non mi voglio porre limiti forzati come qualche critico d'Arte mi ha a suo tempo suggerito: “Prendi una linea o un tema e continua sempre e solo con quello affinché il pubblico impari a riconoscerti subito, a prima vista"
Certo, riconosco che è il metodo più semplice e veloce per arrivare alla notorietà, ma un artista per essere degno di tale appellativo non deve tradire sé stesso e l'arte.
Con questo, non voglio dire che tutto ciò che esce dalle mie mani sia pura arte dettata da chissà che cosa.
Alcune volte in passato ho dovuto eseguire lavori su commissione che nulla avevano a che vedere con l'arte, ma questi sono i compromessi che agli esordi un artista deve accettare.
Penso che tanta determinazione, costanza e caparbietà, mia e di Tina che tante volte mi ha ispirato nei vent'anni di matrimonio, abbiano reso possibile la mia identificazione artistica.
A volte penso di essere fortunato nell'avere questo talento nelle mie mani e di aver incontrato mia moglie che tutt'ora è la mia bellissima musa ispiratrice.
E' stata proprio mia moglie che ha creduto in me, che mi ha incoraggiato ad insistere e che molte volte, anche nei momenti di crisi più profonda, mi è stata vicina facendomi ritrovare la fiducia.
Amo il mio lavoro, e non riesco ad immaginarne per me un altro.
Amo l'arte, amo il bambino che è sempre vivo e presente in me ogni volta che esce la spontaneità e l'immedesimazione.
Quasi sempre, quando sono all'opera sento il soggetto vibrare e pulsare sotto le mie dita ed allo stesso tempo percepisco il respiro e gli odori come se la materia prendesse Vita.
Vivo la scultura con tutti i sensi, sento il nitrito del cavallo, lo scalpitio degli zoccoli e il fremito dei muscoli e del toro ne sento la forza e il possente respiro.
Plasmare un nudo di donna, cercarne le forme, e quando le hai trovate ritornarci sopra una volta, due e poi ancora, quasi a voler estrarre dell'altra bellezza.
Non sono mai completamente soddisfatto dei miei lavori, ma penso che questo per l'artista sia di vitale importanza.
Non mi sento arrivato, sono solo nella via e la sto percorrendo con gioia e curiosità.
Amo la vita, la natura e le cose belle che essa mi offre.
Amo mia moglie più di ogni cosa e la sua sensibilità quando si emoziona mentre bacia un fiore e gli sussurra tenere parole.
Amo dedicarmi all'AIKIDO dal quale traggo energia positiva nonché un certo ordine che fondamentalmente mi manca.
Ma è attraverso la scultura che riesco meglio ad esprimermi.
Penso che nella vita bisogna essere costantemente innamorati per riuscire a trarre da essa il meglio, e nello stesso tempo dare, il meglio di noi.
Ognuno di noi ha la propria strada da percorrere, basta solo seguirla con passione, spontaneità, ragione e una certa dose di umiltà.