E’ partito martedì 10 aprile 2018 dal Municipio di Asiago il cammino che Diego D’Incau de Tita dal Casel, imprenditore agricolo della bio economia “Luna Bona”, percorrerà in 8/10 tappe fino a giungere ad Erto. Tita dal Casel, salutato dall’Assessore al Turismo e alla Cultura Chiara Stefani, è partito accompagnato da Anna Sella delle Guide Altopiano e sarà accolto a Sasso dal Comitato di Frazione.
L’itinerario è stato individuato quale prima “Via delle Mede” termine bellunese che indica i grandi covoni di fieno chiamati sull’Altopiano di Asiago marèi o pajari.
Il progetto prevede che la prima " via " parta da Asiago, attraversando le vallate Bellunesi, per arrivare nella Pordenonese Erto sul Vajont per due motivi storico affettivi. Anzitutto ricordando Mario Rigoni Stern, che spiegava la montagna come pochi sapevano fare, e poi dare memoria alle vittime della tragedia accaduta nel 1963, per ricordaci sempre che “nostra Madre Terra se la violenti poi reagisce". E saranno le mede/marèi a far da caposaldi topografici nei vari itinerari che negli anni potranno nascere nelle più svariate aree pedemontane nazionali, se come ci si augura, il progetto verrà condiviso da molte altre persone che amano i bellissimi territori di montagna.
Partenze ed arrivi saranno sempre nei Municipi, le Case dei Cittadini, e lungo il tragitto si potranno aggregare appassionati dei territori attraversati. Le tappe sono le seguenti: 1^) da Asiago a Valstagna passando per Sasso e scendendo in valle lungo la famosa Calà; 2^) da Valstagna ad Arsie'; 3^) da Arsie' a Pedavena; 4^) da Pedavena a Lentiai; 5^) da Lentiai a Belluno; 6^) da Belluno a Longarone, con tappa della memoria presso il cimitero di Fortogna, dove riposano i morti del colpevole disastro del Vajont; 7^) da Longarone ad Erto, dove tra un qualche mese verrano sfalciati a mano diversi ettari di prato.
Sono molti i supporter del progetto “Via delle Mede”, un progetto di valenza economica e sociale, ambientale, culturale e turistica per il rilancio delle aree pedemontane creando opportunità di lavoro e sostenibilità ambientale.
L’incontro preparatorio al cammino si è svolto il 30 marzo scorso nel Municipio di Asiago, alla presenza degli assessori al turismo e attività produttive Chiara Stefani e Diego Rigoni, del fiduciario della locale condotta Slow Food Mirko Rigoni, dei rappresentanti delle Guide Altopiano e della frazione Sasso, Alberico Rigoni Stern, Silvio Barbero per l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Diego D'Incau, ideatore dell'iniziativa.
Lo stesso scrittore scultore Mauro Corona ha collaborato alla stesura del primo tragitto, e in qualche " tappa" sarà al fianco di Tita dal Casel ( come ama chiamarlo ) per rafforzare ancor più l'iniziativa. Inoltre il noto alpinista, esperto di montagna come pochi, supporta con grande entusiasmo le iniziative di bio economia dell'amico Bellunese.
Sostengono con entusiasmo il progetto la famosa azienda di abbigliamento sportivo Montura, lo scultore e scrittore Mauro Corona che ha collaborato alla stesura del primo tragitto e che in qualche tappa sarà al fianco di Tita dal Casel e l’attore e drammaturgo Marco Paolini che segue D'Incau con preziosi suggerimenti dati dall’esperienza del suo “progetto fen” e la passione che nutre per la montagna. L'università di Pollenzo, che già da anni è un primario sostenitore di D’Incau capendo subito che la bio economia così pensata poteva essere una grande occasione per creare delle iniziative virtuose, sarà presente coordinando l'aspetto antropologico e culturale che i sentieri devono rappresentare con la realizzazione e raccolta di testimonianze legate ai luoghi attraversati e ai saperi tradizionali che sono patrimonio indispensabile per la conservazione sostenibile dei territori e dei paesaggi rurali , attraverso il progetto dei "Granai della Memoria".